La nuova ricerca della Swansea University ha rivelato che le microalghe potrebbero svolgere un ruolo "cruciale" non solo nel riutilizzare con successo cibo e rifiuti agricoli su scala industriale, ma anche creare migliaia di posti di lavoro.
Le microalghe sono cellule fotosintetiche microscopiche che si trovano naturalmente negli oceani e nei laghi. Ma in un nuovo articolo, il gruppo di ricerca ALG-AD dell'Università spiega come i nutrienti indesiderati dagli scarti alimentari possono essere utilizzati per coltivare alghe.
Le alghe convertono i nutrienti in proteine che possono a loro volta essere somministrate agli animali da allevamento in sostituzione delle proteine della soia meno sostenibili.
Uno degli obiettivi principali del progetto ALG-AD, guidato dal College of Science, è indagare su questo processo di economia circolare che vede l'utilizzo di sostanze nutritive per generare un'altra risorsa di valore: la creazione di ricchezza dai rifiuti.
Il Dott. Claudio Fuentes-Grünewald, autore principale dell'articolo, ha affermato: “L'implementazione di approcci circolari nell'industria, riducendo al minimo gli sprechi e ottimizzando il riutilizzo delle risorse, è di fondamentale importanza ambientale.
"Le colture di microalghe sono particolarmente adatte per la bonifica dei rifiuti e sono anche incredibilmente versatili nel modo in cui la biomassa prodotta può essere elaborata e applicata".
Microalghe
L'articolo, pubblicato sulla prestigiosa rivista Bioresource Technology, entra nei dettagli su come i ricercatori hanno dimostrato un nuovo modo in cui le microalghe possono crescere e recuperare i rifiuti organici.
Finora, la capacità delle microalghe di risolvere i problemi ambientali è stata dimostrata solo su scala relativamente piccola. Le microalghe possono crescere e produrre biomassa in modi diversi a seconda delle condizioni e ALG-AD ha dimostrato con successo una combinazione di due diverse modalità di crescita su scala industriale presso la sua struttura pilota nel Regno Unito a Langage AD, Plymouth, Inghilterra.
Il team ora mira a elaborare la biomassa algale per l'alimentazione animale e altri prodotti di valore.
L'analisi di questa biomassa ha rivelato che è più ricca di proteine rispetto all'equivalente coltivato commercialmente e le alghe mostrano anche interessanti aumenti di carotenoidi, molecole note per le loro proprietà salutari.
Biomassa coltivata
Attualmente, la biotecnologia microalgale è ancora in evoluzione, ma è in aumento in prevalenza globale, con applicazioni in settori industriali che vanno dai prodotti farmaceutici e cosmetici ai mangimi e ai biostimolanti.
Il Dott. Fuentes-Grünewald ha aggiunto: “Il nostro lavoro su ALG-AD ha dimostrato che le microalghe possono essere utilizzate su larga scala per produrre costantemente una biomassa di qualità coltivata in modo sostenibile con molteplici applicazioni commerciali.
“Riteniamo che questa tecnologia abbia il potenziale per recuperare migliaia di tonnellate di digestato, senza i rischi di inquinamento legati allo stoccaggio o al sotterramento.
"Questo nuovo approccio industriale all'economia circolare potrebbe non solo produrre grandi quantità di biomassa per l'alimentazione animale, ma anche creare migliaia di nuovi posti di lavoro sostenibili".
ALG-AD è un progetto quadriennale finanziato da Interreg NWE che riunisce scienziati e ingegneri di 11 diversi partner in quattro paesi dell'Europa nord-occidentale.
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